Poesia per un gatto
Ecco rispuntare la solita valigia
e quelle eterne scarpe ci risiamo
parte corre corre si agita per ore
mi sposta tutta l’aria intorno
mi gratta distrattamente in testa
dice ciao bello vado
e se ne va chiude la porta
conto fino a tre dimentica sempre qualcosa
riapre rientra mi ridice ciao bello vado
e se ne va ecco mi ha
lasciato ma chi l’ha detto
che un gatto è indipendente
nessuno sente quello che un gatto solo
dentro sente peggio della fame e della sete
anzi no non peggio meglio anzi no uguale insomma
mi sento poco bene quasi male nessuno sente
quello che un gatto solo dentro sente.
Vivian Lamarque
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